Parte il progetto Eugenio
Questa sera ci incontreremo per parlare di una storia dolorosa. Spesso il disturbo alimentare diventa un circolo vizioso che si auto alimenta fino a far perdere i punti di riferimento a chi lo sta vivendo. Così è successo a Eugenio, che nelle sue parole ha scritto “nessuno dovrebbe patire quello che ho patito io”.
Partendo da questa esperienza abbiamo creato un progetto, costruito per coloro che vivono una sofferenza legata al corpo, mente e cibo. Gli obiettivi che ci poniamo sono quelli di formare, informare, prevenire ed intervenire con i giovani sul territorio di Torino e Nichelino, offrendo spunti e supporto da utilizzare nei momenti di difficoltà, così da creare una rete per chiunque abbia bisogno di aiuto.
Cosa fa Libenter?
Il ruolo della nostra associazione è di progettazione e coordinamento delle professionalità chiamate in campo all’interno delle realtà in cui Eugenio viveva. Per questo ci muoveremo nelle scuole superiori, così come negli oratori, in collaborazione con diversi enti.
Proporremo attività di volontariato, che includono sportelli informativi e supervisioni, inoltre l’offerta comprenderà attività di formazione per i più giovani e per le famiglie.
Come potete contribuire?
Se vi sta a cuore il progetto, ci sono diversi modi con cui potete contribuire al sostegno del progetto. Innanzitutto potete diventare anche voi associati di Libenter. Questo implica aderire ad una tessera associativa, di durata annuale, al costo di 25 euro. Inoltre siamo sempre aperti ad accogliere volontari con le più svariate competenze da inserire all’interno del progetto.
Infine, potete anche fare una donazione libera a questo IBAN:
IT09 D034 4001 0000 0000 0507 200
Tutto questo è pensato perché tutte le storie, anche le più dolorose, possano avere un finale diverso.