Disturbi Alimentari

DI COSA PARLIAMO

 

Partiamo dalla considerazione, ormai ampiamente condivisa, che il disturbo alimentare e le difficoltà con il cibo, in qualsiasi forma clinica o subclinica si presenti, rappresentano un modo per esprimere una sofferenza interiore. Quando si tratta di disturbi alimentari non ci troviamo mai di fronte a un capriccio o un’assenza di volontà ma a persone che vivono una condizione invalidante e profondamente dolorosa. 

Diventa quindi utile e interessante guardare oltre il sintomo, che si tratti di anoressia, bulimia o obesità. Quello che è necessario comprendere è che si tratta di un essere umano incastrato in una sofferenza talmente grande da non permettergli di trovare da solo le risorse per farvi fronte.

Conosciamo bene i trattamenti necessari nell’affrontare i disturbi alimentari e a partire dalla letteratura vogliamo creare interventi trasversali alla sintomatologia. Qui al Centro Libenter le persone sono soprattutto persone e possono esprimere la loro sofferenza indipendentemente dalle caratteristiche del loro sintomo.
Per questo abbiamo voluto creare uno spazio dove la conoscenza di sé orienta verso scelte consapevoli per realizzarsi e vivere meglio.

 

Psicologia, Movimento, Nutrimento

TRE PUNTI DI ACCESSO ALLA COMPLESSITA’ DELL’ESSERE UMANO

 

La mente che ricorda, anticipa e processa le informazioni, il corpo che attraverso i sensi, il movimento e la sua memoria incarnata ci guida nelle scelte, il cibo che nutrendoci influisce sulla nostra salute fisica e mentale.

Qual è lo spirito dei percorsi che costruiamo?

Un aspetto centrale è la scoperta di ciò che ci incastra comprendendo i nostri automatismi in modo gentile ed efficace, incoraggiando il partecipante a sviluppare un profondo livello di ricerca e sperimentazione di sé, e imparando strategie di gestione della fatica, della sofferenza e dello stress. Ai partecipanti viene insegnato come diventare più coscienti delle risorse in loro disponibili e mobilitarle a sostegno della propria salute e benessere. Questo è il motivo per cui i nostri percorsi possono essere aperti a tutti nella direzione di migliorare la qualità della nostra vita. 

Gestire

l’ onda emotiva e i pensieri disfunzionali legati all’assunzione del cibo e all’attività fisica

Ascoltare

i segnali del proprio corpo in generale e in particolare capire la differenza che c’è tra un’attivazione dovuta allo stress, fame o sazietà

Comprendere

 le proprie emozioni e viverle in modo più funzionale al proprio benessere

Creare

 nuove modalità funzionali di interazione con il cibo, con il proprio corpo, con gli altri

La formazione dei nostri volontari ci permette di sperimentare percorsi che integrano approcci e discipline diverse: PsicologiaNutrizioneEducazione al movimento, Educativa territorialeMindfulnessYoga, Social Skill trainingArte terapia.

In generale si tratta di percorsi semplici, ma non per questo facili. Questo richiede, da parte di chi partecipa, una certa capacità di dedizione e perseveranza allo scopo di trasformare alcune nostre “abitudini” di reazione irrigidite nel tempo.

Vuoi saperne di più? Vieni ad uno dei nostri sportelli informativi gratuiti.

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