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LAVORO INDIVIDUALE E DI GRUPPO
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La pratica clinica e i dati in bibliografia sostengono la necessità di costruire interventi personalizzati sulla base delle necessità del singolo individuo.
Ci sono però delle linee guida internazionali che suggeriscono che il lavoro individuale può essere rinforzato da una corretta e guidata condivisione all’interno di un gruppo.
Nell’ottica di seguire queste indicazioni abbiamo creato diversi gruppi di lavoro per affrontare le tematiche della nutrizione, dell’educazione alimentare e della riabilitazione motoria, favorendo così anche un abbattimento notevole sui costi della prestazione individuale.
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MINDFULNESS
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La cornice teorica della Mindfulness deriva dalla tradizione orientale della meditazione vipassana. Una tradizione che vede al centro della sua ricerca una via per vivere in salute con qualità. La meditazione è lo strumento per conoscere questa strada che è personale e unica per ognuno di noi.
Gli ingredienti principali sono un approccio empirico, non c’è un risultato atteso da raggiungere ed è interessante ciò si scopre durante il percorso di ricerca, un atteggiamento non giudicante, una speciale attenzione al momento presente e una profonda accettazione della vita, delle sue difficoltà e dei suoi limiti.
Meditare apre una finestra sul nostro corpo e sulle nostre emozioni, una finestra che potrà fare luce sul disagio legato al disturbo alimentare, un sintomo di qualcosa che è più profondo e radicato nell’accettazione di noi e del nostro corpo.
Per dirla come Jon Kabat-zinn meditare significa: “Prendere contatto con quelle dimensioni della nostra umanità che determinano la differenza tra felicità e infelicità, tra saggezza e follia, tra il benessere e il turbinio logorante della mente, nel corpo e nel mondo che definiremmo mal-essere”.
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LAVORARE IN RETE
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Le difficoltà che riguardano l’alimentazione e il corpo necessitano di una presa in carico globale che coinvolga in primo luogo il nucleo famigliare e, dove necessario, altri luoghi significativi di crescita: la scuola, lo sport, centri di aggregazione giovanile o quant’altro.
L’invito a coordinare più figure di riferimento nasce dall’osservazione di risultati tanto più efficaci e rapidi quanto più s’instaura una sinergia di interventi, come evidenziato dalle stesse linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La nostra equipe si rende disponibile ad accogliere, non solo la persona che direttamente soffre, ma anche chi indirettamente ne è coinvolto fornendo informazioni e supporto tra i vari servizi già presenti sul territorio (medici di base, medici specialisti, insegnanti, etc…).
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